Il 1° febbraio l’Amministrazione Comunale ha comunicato in Commissione Ambiente la volontà dell’AUSL di voler costruire un nuovo ospedale di comunità di distretto nel nostro territorio. Posto che rimane da approfondire il profilo che avrà questa struttura, dato che non è ancora dato sapere con certezza quali servizi vi saranno collocati, la scelta di investire i finanziamenti del PNRR sulla sanità ci pare sicuramente felice e la salutiamo con favore.
Quello che ci pare molto meno condivisibile è la scelta fatta dall’Amministrazione sulla collocazione di questo ospedale. La zona infatti è sulla via Cappella, vicino all’acquedotto verso la Lucchina. Una zona caratterizzata a nostro avviso da numerose problematiche:
- la zona è classificata come area di interesse paesaggistico. Tale elemento è stato segnalato in Commissione come mero ostacolo burocratico (occorrerà infatti un voto del Consiglio Comunale per rimuovere il vincolo sul quadrante interessato). A nostro avviso però avrebbe dovuto far sorgere qualche dubbio sul fatto che la vocazione di quell’area non sia esattamente quella di essere attraversata da ambulanze, macchine e fornitori dell’ospedale, ma sia al contrario quella di un’area destinata ad uso agricolo e ricreativo, parte di quella fascia collinare che permette ai cittadini maranellesi di godersi una zona ancora agricola e naturale. Non a caso le attività che sorgono nelle vicinanze sono attività ricreative (tiro con l’arco, maneggi dei cavalli), economiche (agriturismi) e sociali (orti per gli anziani, fattoria sociale), che fanno del contatto con la natura un punto di forza.
- Ancor più incomprensibile appare la scelta se si tiene conto del fatto che l’ospedale andrà a servire tutta l’utenza del distretto, compresi dunque Frassinoro, Palagano e Montefiorino. Ora, non siamo tecnici, ma sorge spontanea la domanda se una collocazione prossima all’ospedale di Sassuolo non risulti più comoda per i cittadini e non permetta maggiori economie di scala. Ma anche volendo mantenere ferma la scelta del nostro territorio comunale come sede della struttura ospedaliera, a che pro costringere gli abitanti di Montefiorino ad arrivare non in un qualsiasi posto ben servito dalla Pedemontana, ma a dover risalire fin quasi alla Lucchina su strade decisamente non adatte al traffico che comporta un ospedale, anche se piccolo? E se quelle strade verranno adeguate, non si andrà a creare un ulteriore danno alla vocazione naturalistica delle colline di Gorzano? Quale sarà l’impatto per tutte le persone che vivono o si servono di quell’area quotidianamente – residenti, utenti della Fattoria del Parco, utenti del maneggio, utenti degli orti degli anziani, semplici cittadini che usano la zona per passeggiare?
- Infine, alcuni consiglieri hanno proposto ulteriori costruzioni attorno all’ospedale. È naturale, noi stessi avevamo in programma alle ultime elezioni la costruzione di una Casa della Salute dove concentrare certi servizi. Un ospedale di comunità potrebbe inoltre agevolmente giustificare la costruzione – ad esempio – anche di un piccolo albergo per i parenti dei ricoverati. Del resto, l’allargamento della Via Cappella e di tutti gli altri sottoservizi fin quasi alla Lucchina, renderebbe l’intera area la candidata ideale per l’allungamento di Gorzano fino al luogo designato per l’ospedale. È questo il progetto che le forze politiche a sostegno della maggioranza hanno per le colline di Gorzano?
Noi crediamo che sia opportuno che l’Amministrazione ripensi una scelta fatta certamente nella fretta di aggiudicarsi le risorse del PNRR, ma che di fatto non solo va a danno della tutela ambientale di cui l’Amministrazione si fa vanto, ma va a danno degli stessi cittadini che useranno l’ospedale. Invitiamo pertanto le forze politiche di maggioranza ed opposizione a ripensare la collocazione di questo progetto in un luogo più consono alle esigenze della cittadinanza.
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